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Tallin

Una porta sulla storia

Tallin, Capitale dell’Estonia, una delle mete del mio viaggio di nozze…oltre che primo viaggio in compagnia di una macchina fotografica ditigale!

Importantissimo porto del Baltico la capitale estone è sempre rientrata nelle mire espansionistiche del regno Danese (che la governò e ci costruì una fortezza durante il regno di Valdemarro II) della Russia e della penisola scandinava. Dal 1285 entrò a far parte della Lega Aseatica e la sua crescita aumentò sino a divenire nel periodo medievale un vero e proprio crocevia marittimo commerciale tra l’Europa nord-occidentale e la Russia.

Nel periodo medievale la città vive e sviluppa una florida economia e ancora oggi i segni di quel glorioso periodo sono ritrovabili passeggiando per il suo centro storico (dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità) molto ben conservato e sapientemente restaurato.
Si respira un’aria serena e quasi “vacanziera”. I continui richiami allo sfarzo medievale sono rievocati anche nella veste che molti locai ancora conservano, e nelle austere mura e torri che ben visibili racchiudono lo sguardo dei turisti e dei cittadini.

Tuttavia, visitando questo luogo pieno di storia e di fascino si resta incantati dai mille colori che inaspettatamente ne segnano le strade, le costruzioni, i tanti locali…e non ultime le infinite varietà di porte e portoni che si trovano lungo il cammino.
Colori e “calore” che mi sarei aspettato di trovare in una calda isoletta greca, uno sperduto atollo mediterraneo, non certo in una cittadina portuale del mar Baltico!

Ed è proprio questo l’aspetto che mi piace raccontarvi in questa breve sequenza di scatti. Un breve ed inusuale reportage che vi invita ad “aprire” queste variopinte porte dietro le quali mille anime e mille avvenimenti si sono consumati e continuano a vivere. All’arrivo in città ho attraversato la gotica porta di ingresso da cui si accede al centro storico sicuro di ritrovarmi al cospetto di grigie e solide pietre, di forti e maestose mura…di ascetiche torri. Invece, dopo pochi passi, eccomi fermo ed incantato di fronte ai colori pastello di una passeggiata “fiabesca” e fantasiosa.

Immobilizzato dinanzi a porte che – contrariamente all’austerità che mi aspettavo di trovare – raccontano invece la spensierata e variegata anima mediterranea. Sarebbe stato bello bussare ad ognuna di quelle porte…attendere il dischiudersi di un uscio multicolore che avrebbe reso meno vaghe le mie fantasie.

Purtroppo, chi ha viaggiato in crociera lo sa bene, nave e terra ferma sono in continuo conflitto, il tempo in situazioni del genere è sempre troppo poco. Così mi sono dovuto accontentare di fermare per sempre quei colori nella mia mente (se qualcuno di voi ha letto “novecento” di A. Baricco ricorderà certamente la “geometria” con cui il grande pianista incantava gli attimi vissuti) usando un piccolo sensore digitale ed un pizzico di luce.
Ho cercato di fermare quegli attimi e quei colori che mi hanno accompagnato lungo vie inaspettate e li propongo a voi perché viaggiare è anche condividere!